Sindaco sott’accusa per un “errore” procedurale

articolomustari23042015

Clima caldo a Taverna. Opposizione all’attacco. Sindaco sott’accusa per un “errore” procedurale.

Articolo di Carmine Mustari (Gazzetta del SUd  23/04/2015)

TAVERNA – I consiglieri di opposizione Tarantino, Ferrari, Pascuzzi, Corea, Parrottino e Amelio, in seguito alla richiesta al sindaco Eugenio Canino di una convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale per discutere la procedura di realizzazione della “Città delle scienze ambientali Fata”, istanza del 3 marzo 2015, che prevede che il presidente del consiglio comunale «è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste», al sindaco rivolgono l’accusa di aver violato la disposizione di legge quando lo stesso ha comunicato, con nota del 23.3.2015, che avrebbe inserito l’argomento richiesto dall’opposizione solo «nella prossima seduta utile del consiglio comunale». Seduta che non si sa se e quando sarà convocata. Per questo motivo, gli stessi consiglieri hanno sollecitato l’intervento del prefetto di Catanzaro, a norma dell’art. 39, comma 5 del Ddl 267/2000. Per le componenti della minoranza tutto ciò è grave e ingiustificabile: «Oltre a non rispettare una precisa disposizione di legge – affermano gli stessi consiglieri attraverso una loro dichiarazione congiunta a firma di Sebastiano Tarantino, Gregorio Ferrari, Pepè Pascuzzi, Ida Corea, Aurelia Parrottino e Clementina Amelio – non è la prima volta che accade, vedi analoga richiesta dell’opposizione disattesa sulla questione della centrale a biomassa e le costanti mancate risposte alle interrogazioni dei consiglieri».

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