Quando al sindaco non piace la legge

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I consiglieri di opposizione Tarantino, Ferrari, Pascuzzi, Corea, Parrottino e Amelio, preoccupati per i gravi ritardi accumulati dalla maggioranza nella procedura di realizzazione della “Città delle scienze ambientali – FATA”, hanno richiesto una convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale per discutere di questo importante argomento, con istanza del 3 marzo 2015, protocollata al n.1121. Il sindaco, però, violando il dettato dell’art. 39, comma 2, del D.Lgs. 267/2000, che prevede che il Presidente del Consiglio Comunale  è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste”, ha violato la citata disposizione di legge ed ha comunicato, con nota del 23.3.2015, che avrebbe provveduto a inserire l’argomento richiesto dall’opposizione solo “nella prossima seduta utile del consiglio comunale”.  Seduta che non si sa se e quando sarà convocata.

Per questo motivo, a mezzo posta con lettera raccomandata del 4.4.2015, gli stessi consiglieri hanno sollecitato l’intervento del Prefetto di Catanzaro, a norma dell’art. 39, comma 5 del D.Lgs. 267/2000. L’atteggiamento del Sindaco è assolutamente illegittimo, grave e ingiustificabile perché, oltre a non rispettare una precisa disposizione di legge (e non è la prima volta che accade, vedi analoga richiesta dell’opposizione disattesa sulla questione della centrale a biomassa e le costanti mancate risposte alle interrogazioni dei consiglieri), mortifica i diritti e le prerogative delle opposizioni e, cosa più importante, trascura di affrontare, con l’urgenza e l’attenzione che il caso richiede, la questione della completa realizzazione dell’importante opera, la quale deve inderogabilmente essere ultimata e rendicontata entro il 31 dicembre 2015, pena la revoca del finanziamento.

Si consideri che ancora oggi devono essere rilasciate tutte le autorizzazioni di legge in sede di Conferenza dei servizi, e che la stessa è stata convocata con gravissimo ritardo, che si va ad aggiungere a quello già accumulato nella procedura d’appalto. C’è la forte convinzione che i lavori inizieranno, ma quasi sicuramente non finiranno entro i termini prestabiliti, dati i succitati ritardi.

I consiglieri di opposizione auspicano che, viste le importanti ripercussioni sociali, economiche e occupazionali che può avere l’opera in questione, e visto il particolare periodo di crisi in cui versa il tessuto sociale tavernese, il sindaco voglia convocare immediatamente il richiesto consiglio comunale, informare la popolazione sul reale stato della procedura e accelerare i tempi di esecuzione per evitare il rischio, che oggi appare concreto, di perdita del finanziamento europeo.

I consiglieri di opposizione

 

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