GIÙ LE MANI DALLA 194

Da qualche settimana in Calabria, così come in tutta Italia, è in corso una raccolta firme promossa dall’Associazione Pro Vita, dichiaratamente contraria all’aborto, e sostenuta da Fratelli d’Italia a livello nazionale. Si tratta di una iniziativa che mette in discussione la legge 194/78, che consente alle donne il diritto di fare una scelta individuale e libera, non senza sofferenze, ma che consente di tutelare la propria salute. In realtà si tratta di una legge di iniziativa popolare che prevede l’obbligo per il medico che pratica l’IVG di fare ascoltare il battito del feto alla donna che decide di esercitare il proprio diritto. Come già scritto, gli epigoni di Mussolini si dichiarano a favore e, insieme a tante altre imprese, ci proiettano verso una nuova inquisizione. Da comunisti non possiamo che ribadire con forza la nostra contrarietà a tale iniziativa che, tra le alte cose, non è ufficialmente sostenuta dalla Chiesa. Pensiamo sia ancora necessario difendere conquiste ottenute con lotte popolari e referendum e che sul corpo delle donne non debba pesare l’imposizione di una società retrograda, reazionaria e patriarcale. Se davvero si è a favore della vita, perché non prodigarsi per tutti quegli esseri umani che soffrono su questa Terra? Per questo, invitiamo tutti a battersi contro le stragi nel Mediterraneo, contro la guerra e per la pace, temi, tra l’altro, in sintonia con il messaggio di Papa Francesco.

Partito della Rifondazione Comunista – Sezione “Domenico Vavalà”

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