Vavalà si racconta in un libro

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Articolo di Rosanna Bergamo (Il Quotidiano della Calabria – 04/03/2015)

Vavalà si racconta in un libro. Novanta anni di vita vissuta tra due grandi amori: la famiglia e il comunismo.

TAVERNA – Ha deciso di imprimere, nero su bianco, il racconto di una vita avventurosa ed inframmezzata da due grandi e totalizzanti amori: la famiglia e l’ideologia comunista,ed ha deciso di farlo a 91 anni. Domenico Vavalà, “Micu” per gli amici ed i compagni di partito, sindaco di Taverna per un trentennio, ha appena presentato la sua prima fatica letteraria “Il Diario di Sciaddò“, autobiografia di un uomo ed un politico che, per sua stessa ammissione, ha sempre creduto fermamente nelle scelte operate, anche quelle più difficili ed impopolari. «Ho impiegato anni – ha spiegato con unalucidità commovente e una determinazione disarmante – a scrivere questo diario, ma volevo fortemente raggruppare tutti insieme i ricordi di una vita». Il viaggio a ritroso nel tempo comincia con l’aneddoto legato a quel nomignolo “Sciaddò”che dà il titolo al volume, affibbiatogli dauno zio, considerato un secondo padre; continua con l’infanzia vissuta quasi esclusivamente in Sila e con una spensierata fanciullezza, nonostante gli anni difficili ed interrotta da un evento che segna per sempre la vita del giovane Micu: l’amputazione della quasi totalità delle dita della mano destra che provocherà ripercussioni gravi nella vita di questo giovane brillante al quale però, in un centro dell’entro terra e con un “difetto fisico” è preclusa più di un’ attività. Ma lui non demorde e conquista con la sua intelligenza vivace un’insegnante tavernese che lo indirizza verso gli studi a lui più congeniali. È il tempo del ventennio fascista e Micu, complice un episodio accaduto a Catanzaro mentre da studente partecipa ad una sfilata, decide di abbracciare l’ideologia comunista. Un amore totalizzante rafforzato e corroborato prima dall’esperienza tralefila del Pc clandestino nell’Argentina degli anni bui dei “Desaparecidos”, e poi, al ritorno in Patria, dall’iscrizione nel Pci. È un uomo che ha vissuto ogni età della sua vita e lo raccontato così come ha vissuto:con piglio deciso, determinazione e carisma.

 

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