Per una mobilitazione dei calabresi

Martedì 20 giugno Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti alla Cittadella regionale per segnalare le emergenze irrisolte della nostra regione: lavoro, trasporti, sanità e servizi.

Da troppi anni la Calabria è ferma nonostante le promesse elettorali dell’amministrazione regionale. Mentre si aspetta e si guarda solo alle risorse comunitarie, i giovani vanno via dalla nostra regione.
Servono investimenti pubblici in un piano straordinario per lo sviluppo e l’occupazione che miri, ad esempio, all’azzeramento del precariato ed alle insufficienze della sanità pubblica e che programmi interventi infrastrutturali atti a risolvere il nodo dei trasporti regionali. In tal senso fu proprio Rifondazione Comunista qualche anno fa a presentare pubblicamente in tutta Italia un  “Piano per il Lavoro e la Riconversione Ecologica e Solidale dell’Economia”.

Bisogna riportare al centro dell’agenda politica regionale e nazionale i problemi delle persone che ogni giorno devono fare i conti con ristrettezze economiche sempre più pesanti e la carenza di prospettive occupazionali.

Rifondazione Comunista è al fianco di lavoratori, precari e disoccupati in un quadro più ampio di mobilitazione generale dei lavoratori e dei cittadini calabresi che, in questa fase di stagnazione prolungata, ponga nuovamente e con forza rinnovata all’attenzione dell’amministrazione regionale e del Governo nazionale la necessità di interventi che diano risposte ai calabresi ed alle fasce più deboli della società.

 

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