La via giudiziaria al socialismo

berlusconi-condannato-5-770x970Non ha potuto fare le riforme per modernizzare questo paese, ma ha avuto tempo e numeri per governare come nessun altro nella storia della Repubblica.

Ha detto che la via maestra del liberalismo, quando è stata intrapresa, ha portato ad ottimi risultati. In Italia della rivoluzione liberale non ce ne siamo accorti, probabilmente non è mai cominciata; meglio così, dati i grandi risultati di quel pensiero che avrebbe dovuto portare al benessere in tutto il mondo. Infatti stiamo attraversando una crisi che fino a poco tempo fa “non esisteva”.

Dice di poter fare politica fuori dal Parlamento e in questo probabilmente ha ragione: dall’inizio della legislatura si è presentato solo una volta in Senato. In un certo senso si è interdetto da solo dai pubblici uffici.

Afferma di essere perseguitato da quando è sceso in campo, ma alcuni delle sue grane giudiziarie sono arrivate prima di quella scellerata decisione.

Tutti quei processi, povero, gli han fatto perdere molto tempo anche se spesso non si è presentato in tribunale: doveva “governarci”!

Si dichiara leader dei moderati e da vent’anni cerca in maniera eversiva di scardinare le istituzioni democratiche attraverso la contaminazione della vita pubblica e sociale con elementi quali affarismo, demagogia, populismo, corruzione, evasione. Sempre in modo sovversivo, con mano massonica al petto (mi ricorda tanto una tessera P2), invita il suo popolo alla ribellione e ad evitare brogli elettorali in futuro.

Queste sono state le contraddizioni e i deliri che ho avuto modo di notare nel videomessaggio di Berlusconi, un uomo che non riesce ad accettare di essere stato condannato. L’elemento innovativo, si fa per dire, del suo solito discorso è stato lo slogan “la via giudiziaria al socialismo”, in cui ha saputo sinteticamente unire i suoi peggiori incubi: la sinistra e la magistratura. Non c’è democrazia progressiva o via italiana al socialismo che reggano il confronto con questa pietra miliare del pensiero politico italiano.

Purtroppo in molti, ancora una volta, crederanno alle sue parole e il centro-sinistra,che di certo non persegue il socialismo attraverso alcun tipo di via, continuerà a chinare la testa: due miserie in un paese solo.

 A. C.

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