L’accusa Rifondazione: «Nonostante le rassicurazioni, nessun cambiamento». La Presila a rischio isolamento. Per la riqualificazione della Provinciale 25 si attende ancora il recupero dei fondi.
Articolo di Rosanna Bergamo Garcea (Il Quotidiano del Sud – 15/09/2016)
TAVERNA. In merito alla condizione in cui versano le strade interne della provincia di Catanzaro e, nello specifico, la Provinciale 25, documentata nelle colonne de Il Quotidiano del Sud appena tre giorni fa, arriva puntuale la nota della sezione tavernese del Partito della Rifondazione comunista che pone l’accento sulle vicende che hanno caratterizzato questi ultimi, travagliati anni, la Sp 25, incolpevole protagonista. «Nei mesi scorsi – scrivono – la Provincia e la Prefettura si erano allertate, sollecitate dall’apprensione degli amministratori locali e delle comunità che guidano rispetto ai disagi, ai disservizi ed al rischio isolamento che comporterebbe la chiusura della Provinciale 25, arteria di fondamentale importanza nella gestione di un territorio molto ampio quale è la. Presila catanzarese. Il Prefetto convocò, nel novembre 2015 un tavolo tecnico che monitorasse la situazione della Sp 25 in attesa delle determinazioni della Regione Calabria in merito all’individuazione di un nuovo canale di finanziamento». I famosi fondi Cipe, quei dieci milioni di euro di cui tutti hanno parlato, andavano infatti rimodulati per consentire alla provinciale di godere di lavori di riqualificazione assolutamente necessari per tranquillizzare i residenti dei centri presilani ed impedire, la concreta eventualità purtroppo, che alle prime avvisaglie di piogge intense, l’arteria venisse interessata da frane, smottamenti e cedimenti del manto stradale. «Nel corso di quella riunione – ricorda nella nota PRC – la Regione aveva fornito ampie rassicurazioni sulla realizzazione dell’opera, impegnandosi a comunicare alla Provincia a quale canale dei fondi europei avrebbe attinto per recuperare i famosi dieci milioni di euro cancellati dall’elenco delle infrastrutture da realizzare con i fondi Cipe. Purtroppo, nonostante le rassicurazioni di Regione, Provincia e prefettura da allora non si sono visti grandi cambiamenti, anzi, tutti noi ci ritroviamo in uno stato delle cose sempre più precario e sempre più pericoloso. Per questo motivo auspichiamo un repentino cambio di direzione della definitiva risoluzione dell’annosa problematica, che riguarda migliaia di persone che ogni giorno effettuano spostamenti nelle strade interne della provincia di Catanzaro e devono avere garantito il diritto di transitare il sicurezza e piena libertà».
