IL GRANDE SOGNO (ALLONSANFAN) “Sarò breve (forse)”

Sottoporre a critica significa confrontare ciò che è – o ciò che è stato – con ciò che sarebbe potuto essere.
Orbene, ciò che è avvenuto in occasione del Quarto Centenario di Mattia Preti è sotto gli occhi di tutti e non ha bisogno di ulteriori commenti e/o delucidazioni.
In questa sede – invece – vogliamo aiutare chi ci legge a farsi un’idea più appropriata ed approfondita su ciò che si sarebbe potuto realizzare e proporre.
Ecco, dunque, alcune idee, alcune proposte che – senz’altro – avrebbero arricchito le Celebrazioni per il quarto Centenario di Mattia Preti.
Ne vogliamo elencare appena una dozzina e, così, le abbiamo ordinate con i numeri progressivi da uno a dodici.

  1. GASTRONOMIA DEL ‘600
    In collaborazione con gli Istituti Alberghieri di Taverna e della Calabria si sarebbe potuta effettuare, dapprima, una ricerca scientifica sulla Gastronomia del periodo e dei luoghi in cui è vissuto Mattia Preti e, successivamente, predisporre un Menù completo, dall’antipasto al dolce.Questo Menù avrebbe potuto essere l’idea, la base di una Giornata iniziale all’insegna della Cucina del ‘600 con tanto di piatti, posate e utensili del periodo e, successivamente, questo stesso Menù avrebbe potuto rappresentare l’attrattiva principale per la strutturazione di apposite giornate – ad esempio con cadenza mensile od anche bisettimanale – in cui tutti i Ristoranti e gli Alberghi della Zona avrebbero potuto servire questi piatti ai turisti, i quali sarebbero stati ulteriormente invogliati e stimolati, a venire sul Territorio, dalla assoluta particolarità dell’offerta gastronomica.
  2. MODA DEL ‘600 
    Allo stesso modo, in collaborazione con le scuole di Moda del Meridione e/o con le boutique di moda e con le sartorie della zona, si sarebbe potuto effettuare o perfezionare lo studio scientifico della Moda del ‘600, riscoprendo il vestiario elegante e l’abbigliamento di tutti i giorni del periodo e dei luoghi in cui è vissuto Mattia Preti. Il risultato poteva essere anche e soprattutto la predisposizione di una o più sfilate di Moda del ‘600 – al “cospetto” dell’Arte Pretiana – con la riscoperta anche di usi e costumi e, vieppiù, utilizzando come colonna sonora la Musica del ‘600.  Anche in questo tipo di Evento – naturalmente – potevano essere coinvolte le scuole e le organizzazioni turistiche locali che avrebbero potuto gestire questo aspetto, anche e soprattutto, al fine di attrarre i turisti.
  3. MATTIA PRETI DAY DELLA PRESILA CATANZARESE
    Mattia Preti appartiene a Taverna ma appartiene – in senso più generale – anche a tutto il comprensorio della Presila catanzarese. In questo senso – ed anche al fine di coinvolgere i Paesi vicini a Taverna – si poteva organizzare il “Mattia Preti Day della Presila Catanzarese”. Un incontro nella Città di Taverna – sul modello di quello posto in essere per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia – all’insegna del Cavalier Calabrese con Vessilli, Visite Guidate, Proiezioni, Lectio Magistralis, ecc..
    Un Incontro che avrebbe consentito a tutti i Comuni vicini – con le Loro Scuole, Associazioni, Istituzioni, Organizzazioni No Profit – di omaggiare liberamente e con proprie idee Mattia Preti e la Sua Arte.
  4. INFIORATA
    Cos’è un’infiorata è inutile spiegarlo in questa sede. Qui vale la pena evidenziare che se ne sarebbe potuta organizzare una di dimensioni colossali prendendo a tema i Dipinti di Mattia Preti. Le Scuole, le Associazioni, i Privati e le Organizzazioni No Profit (anche provenienti da fuori Regione) avrebbero potuto utilizzare – ciascuno – una piazza od una via di Taverna per tradurre un’Opera di Mattia Preti in termini floreali.
    Inoltre, sempre nell’ottica del coinvolgimento di tutti i Comuni del Comprensorio, si sarebbe potuto pensare di utilizzare anche le piazze delle cittadine vicine dove poter celebrare con le Rose ed i Fiori l’Arte ed il Genio di Mattia Preti.
  5. IL GIORNO DELLE SCUOLE
    Si potevano stipulare accordi con determinate scuole di tutta Italia (ma anche associazioni, enti, istituti, organizzazioni, ecc.) al fine di organizzare delle Giornate (magari aventi cadenza mensile o bisettimanale) durante le quali far convenire a Taverna dieci-quindici gruppi (di trenta-cinquanta persone circa ciascuno) e strutturare una giornata divisa in due parti: mattina e pomeriggio.
    In mattinata i partecipanti sarebbero stati impegnati in specifici laboratori con esposizione delle modalità di costruzione e di predisposizione della tela, delle tecniche di pittura, di arte grafica nonché di storia dell’arte mirata al periodo pretiano.  Nel pomeriggio partecipazione, divisi per squadre, ad una Grande Caccia al Tesoro con il Percorso – esteso su tutto il territorio cittadino – concepito e disegnato sulle Opere e sui Luoghi di Mattia Preti. Un modo per approfondire e partecipare divertendosi con enigmi, indovinelli, quiz, giochi, tracce, idee … intorno a Mattia Preti.
  6. SERATA DI GALA
    Una grande Serata di Gala con Ospiti provenienti dal mondo della Recitazione, Musica Classica, Danza, Ginnastica Ritmica, Lirica, Letteratura, Scultura, Musica Leggera, ecc..
    Tutti gli interventi degli Ospiti avrebbero dovuto essere ispirati a determinati Dipinti di Mattia Preti che sarebbero stati proiettati -durante le varie esibizioni – sul fondo del Palcoscenico.
    Ciascuno di questi Dipinti avrebbe potuto essere illustrato da qualche Esperto di Arte (come il Prof. Tassoni) e sottolineato e rappresentato da una successiva esecuzione, ad esempio, di un balletto, di una musica o di una canzone ad Esso ispirato.
    Una Serata che avrebbe potuto avere anche intermezzi comici e che, soprattutto, sarebbe potuta essere il momento culminante delle Celebrazioni e che – perché no – avrebbe potuto avere tra gli Ospiti i grandi Nomi del Panorama Nazionale ma anche e soprattutto i tanti Artisti Locali che avrebbero potuto esibire la propria dimensione artistica sotto il manto protettivo del Cavaliere Calabrese.

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Giunti a metà della nostra esposizione, ci sembra – adesso – doverosa una piccola precisazione.
Abbiamo espresso il sottotitolo con la dicitura “Allonsanfan” solo in seguito ad una scrupolosa riflessione.
Invero – e considerando che originariamente avevamo riportato il sottotitolo nell’originale lingua francese – vogliamo esplicitare il perché del repentino cambio.
Ebbene, appena abbiamo scritto sul nostro Monitor questa dicitura in francese, ci siamo fatti cogliere da un “atroce” dubbio … questo: “non voglia il CiELO che qualcuno, leggendo, possa prodursi in un altro strafalcione pubblico!”.
Ecco, allora, che abbiamo pensato di agevolarne la lettura riportando esattemente la pronuncia vera e propria … “ALLONSANFAN” …
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Dopo questa che ci è parsa come una doverosa precisazione, riprendiamo adesso, però, la nostra Esposizione.

  1.  ARCHIVI & UNIVERSITÀ
    Considerando che tre sono le Università Calabresi e che, essenzialmente, tre sono i Fondi Archivistici dove sono raccolti i documenti sulla Vita di Mattia Preti, si poteva pensare di istruire – unitamente a ciascuna delle tre Università – una ricognizione scientifico-divulgativa che costituisse momento di nuovo studio per la Comunità Scientifica nonché occasione di grande divulgazione del materiale inerente il Cavaliere Calabrese.
    I risultati avrebbero potuto anche trovare concretizzazione in appositi volumi e/o dispense, magari ad uso scolastico.
  2. OMAGGIO PITTORICO A MATTIA PRETI
    Venti o più Pittori – da scegliere tra quelli più quotati e magari tra i Calabresi – con il compito di dipingere un proprio Omaggio a Mattia Preti, una propria libera interpretazione del Genio del Cavaliere Calabrese realizzata, magari, ispirandosi a qualcuno dei Suoi dipinti.
    I Dipinti così realizzati avrebbero potuto essere presentati in una Serata di Gala – da realizzarsi in coincidenza della chiusura della Mostra “Lux Fidei” – e trovare esposizione nel Museo Civico, come in una ideale continuazione, un eccellente prolungamento della medesima Mostra “Lux Fidei”.
    Insomma, una proiezione del Genio creativo di Preti sull’Arte del presente e del futuro. Una sorta di ponte metaforico tra il ‘600 e la contemporaneità. Questa si, sarebbe stata una “degna conclusione” della Mostra intorno a Mattia Preti, altro che il convegno degli adolescenti !!!
  3. PARTITA DEL CUORE
    Si sarebbe potuta disputare – magari allo Stadio “Ceravolo” di Catanzaro od al nuovo Campo Sportivo in Sila Piccola – una Partita tra la Nazionale degli Attori (di cui fa parte anche il nostro conterraneo Giuseppe Zeno) ed una mista di Pittori del meridione o, meglio, con la squadra dell’ASD TAVERNA. Un’altra occasione, insomma, per promuovere il Cavaliere Calabrese.
    Si sarebbe potuto pensare anche di devolvere l’incasso per istituire una Borsa di Studio a favore di qualche scuola di Pittura e/o di qualche Pittore di grande talento ma in difficoltà economica.
  4. MATTIA PRETI CON I GRANDI DI CALABRIA
    Abbiamo già espresso l’idea per cui – secondo noi – il Centenario è come una festa di compleanno.
    Ebbene, proprio in quest’ottica, sarebbe stato bello pensare a dodici giornate – una al mese – durante le quali Mattia Preti avrebbe “incontrato” gli altri Grandi di Calabria.
    Ci riferiamo a Pitagora da Crotone, Galluppi da Tropea, Campanella da Stilo, Cilea e Repaci da Palmi, Gioacchino da San Giovanni in Fiore, Barlaam e Leonzio Pilato da Seminara, Alvaro da San Luca, San Francesco da Paola, Cassiodoro da Squillace, Guerrisi da Cittanova, Monteleone da Taurianova e Telesio da Cosenza. Il senso sarebbe stato quello di coinvolgere i Consigli Comunali, le Associazioni, i Gruppi, le Organizzazioni No Profit, la popolazione tout court – delle citate Città – in una serie di Giornate-Incontro tra le diverse esperienze e tra i diversi campi del Sapere e/o dell’Arte per un gemellaggio all’insegna della Cultura e della divulgazione. Sarebbero stati ideali momenti di grande pregnanza con un evidente scambio culturale attuato ad altissimi livelli, il tutto con la facile conseguenza della promozione e divulgazione dell’Arte di Mattia Preti, degli altri Grandi di Calabria ed anche – più generalmente – di tutto il Territorio Calabrese. Inutile porre l’accento sulle evidenti ricadute in termini turistici …
  5. MATTIA PRETI CON I GRANDI DEL SUO SECOLO
    Medesimo discorso esplicitato in riferimento ai Grandi di Calabria avrebbe potuto essere attuato e realizzato con i Grandi del Tempo di Mattia Preti. Immaginate per un attimo – ad esempio – ad un possibile gemellaggio (ed a tutte le possibili attività collaterali) tra la città di Taverna e quella di Caravaggio, ovvero la Città del pittore Michelangelo Merisi, noto, appunto, come Caravaggio.
  6. TOUR OPERATOR
    Si sarebbe potuto e dovuto stipulare degli accordi o delle convenzioni con i più importanti Tour Operator nazionali ed internazionali. Francamente, ci sembra abbastanza ovvio come si sarebbe potuto prospettare un’idea ed una possibilità di turismo basato sull’Arte di Mattia Preti e non solo, sulla Natura, sulla Gastronomia e sull’Aria pulita tipiche della nostra zona. I Tour Operator – notoriamente – sono sempre alla ricerca di nuove proposte che possano attirare l’attenzione dei Turisti di tutto il Mondo. E la nostra sarebbe stata veramente una proposta eccellente !!! Insomma, gli interessi economici dei Tour Operator e l’importanza della Proposta Turistica che si sarebbe potuta offrire avrebbero – non vi è alcun dubbio – fatto convenire nel nostro Comune, nel nostro Territorio migliaia e migliaia di turisti da tutto il pianeta.
    Altro che i sedicimila, diciassettemila o ventimila visitatori della celebre numeromachia !!! Ed anche qui Vi lasciamo immaginare le ricadute positive in termini turistici ed economici per tutta la Presila Catanzarese …

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A parte tutto quanto sopra, esisteva anche un altro modo per coinvolgere i cittadini di Taverna e del Comprensorio tutto.
Invero, preliminarmente a tutta l’Organizzazione delle Celebrazioni, si sarebbe dovuto – ripetiamo: dovuto, non potuto – procedere ad un libero Referendum (attuato anche tramite una semplice casella e-mail) finalizzato alla raccolta delle Idee, delle Proposte, dei Suggerimenti, dei Consigli, eccetera che tutta la popolazione della Città di Taverna (e non solo) avrebbe potuto avanzare e presentare.
Sarebbe stato anche un modo per far sentire partecipi tutti i Cittadini nella costruzione delle Celebrazioni.
Si, perché il Centenario non era proprietà privata dell’amministrazione, era un momento collettivo, un occasione per Tutti !!!
E queste cose, quelle che stiamo dicendo noi attraverso le nostre note, bisogna dirle senza paura !!!
… se per caso … soprattutto in ambito locale … potessimo contare su Gente Comune meno intimorita dal Potere … forse il Potere avrebbe più timore della Gente Comune …

Queste dunque sono alcune idee e questi sono alcuni tipi di Eventi che era possibile realizzare o, meglio, che è ancora possibile realizzare e che – magari adattati alle circostanze o modificati secondo le esigenze – avrebbero gettato una luce diversa sui Festeggiamenti, che avrebbero fatto di Taverna e del Comprensorio un vero polo attrattivo di Arte, Cultura, Spettacolo e Sapere.
Inutile sottolineare come se ne sarebbero potuti pensare almeno altrettanti e come i costi di realizzazioni di quelli da Noi indicati sono – evidentemente – molto bassi se non, addirittura, inesistenti (… se solo lo si volesse … certo è che se si danno consulenze esterne o progettazioni a pioggia!!! … i conti difficilmente quadrano …).

Per altro verso, a livello organizzativo, non possiamo non rilevare anche un’altra evidente carenza ovvero l’inesistenza di un apposito Ufficio Stampa.
Cos’è l’Ufficio Stampa è presto detto. È un Soggetto che si occupa della diffusione della notizia, che se ne occupa professionalmente, che contatta i propri Referenti in tutte le Redazioni dei Giornali, dei Settimanali, delle Tv e dei Mass Media tout court, che promuove e “stimola” la pubblicazione delle Notizie, delle Foto e delle curiosità sugli Eventi che ha in cura.
Ecco, allora evidente come si sarebbe dovuto pensare – invece che utilizzare soldi pubblici in maniera inefficace – ad ingaggiare un Ufficio Stampa di Livello Nazionale (… e non bisogna pensare che i costi siano proibitivi, con 2.000-2.500 euro mensili la partita sarebbe stata conclusa !!!) che si sarebbe potuto e dovuto coadiuvare con i giornalisti operanti sul Territorio magari organizzati in una equipe appositamente formata e retribuita.
E ci sembra proprio il caso di dire che la spesa sarebbe valsa l’impresa, perché è abbastanza facile comprendere come la diffusione delle notizie, delle curiosità, di reportage, di servizi filmati a livello nazionale ed internazionale avrebbe avuto evidenti ricadute positive dal punto di vista complessivo.
In questo senso, ci pare opportuno citare una massima molto diffusa in America: “Se avessi un dollaro lo spenderei in comunicazione” …
In ogni caso, in riferimento all’aspetto economico – in questa sede e per completezza di esposizione – vogliamo esplicitare anche un altro tipo di ragionamento.
Secondo noi – per la Mostra “Lux Fidei” – era ragionevole (soprattutto attraverso l’ingaggio di un Ufficio Stampa efficiente che, si ripete, avrebbe dovuto favorire la pubblicazione sui Mass Media nazionali) aspettarsi almeno mille visitatori al giorno, per ognuno dei sessanta giorni di apertura della stessa.
Tra parentesi, secondo il nostro modesto giudizio, sarebbe stato legittimo e ragionevole attendersi almeno 2.000 visitatori al giorno ed a tal fine – oltre che il “pesante” apporto dell’Ufficio Stampa e dei Tour Operator ove efficacemente concordato – sarebbe appena bastato coinvolgere tutte le Scuole della Calabria (così come abbiamo detto nella nostra prima Nota del 15 aprile scorso).
Tornando sul punto, comunque, era secondo noi altrettanto ragionevole aspettarsi che il Comune di Taverna procedesse alla gestione di questa Vicenda in proprio e senza concedere alcun appalto a Ditte esterne.
In questo modo, come detto, sarebbe stato ragionevole attendersi un incasso (60.000 spettatori moltiplicati per i 3 o 5 euro di ogni biglietto) compreso tra i 180.000 ed i 300.000 euro (cifre minime se si considerano i 3.000 visitatori al giorno).
A questi avrebbero dovuto aggiungersi i 160.000 euro erogati dalla Regione Calabria.
Ebbene, con queste cifre, non pare dubbio che a tutte le Manifestazioni sopra elencate (il cui costo è praticamente nullo) si sarebbero potute aggiungerne anche tante altre in modo da avere una “Festa” per ognuno dei giorni dell’Anno Pretiano.
Una “Festa” che avrebbe messo Taverna al centro dell’attenzione nazionale e che avrebbe – soprattutto – avuto una enorme ricaduta in termini turistici ed economici per tutto il territorio e per tutte le imprese attive nel Comune di Taverna ed in quelli vicini.
Queste cifre minime avrebbero consentito la creazione di qualche posto di lavoro – quanto meno di durata annuale – ed avrebbero consentito di far fronte adeguatamente anche alle spese necessarie per il funzionamento dell’Ufficio Stampa.
Ecco allora cosa si poteva fare !!!
E stiamo parlando – dal punto di vista economico – del traguardo “minimo”dei mille spettatori giornalieri.
Pensiamo allora – per un momento – cosa si sarebbe potuto realizzare con 1.500, 2.000 od anche più visitatori al giorno !!!

… E – ripetiamo – non si è fatto niente di tutto questo !!! … Né eventi, né coinvolgimenti della popolazione, né uffici stampa di sorta, né divulgazione, né incassi, per non parlare a livello prettamente culturale: niente di niente !!!
Solo una Mostra – eterodiretta – che è stata, perfino, svilita anche con il clamoroso errore sul latino del Titolo “LUX FIDES” invece che “LUX FIDEI” (! ! !).
Veramente appropriata, allora, la definizione che satiricamente abbiamo espresso con “Armata Brancaleone”.
E non dovete pensare che ci siamo tenuti nel cassetto queste idee o che esse vengono esplicitate e comunicate solo oggi.
In realtà, poiché all’uopo sollecitati, gran parte di queste idee le avevamo già espresse e comunicate direttamente e personalmente, al nostro normalissimo sindaco, la sera del 12 agosto 2012 allorquando ci siamo con lui casualmente incontrati ed intrattenuti – alla presenza anche del Giornalista Orfeo Notaristefano – ad uno dei tavoli di un noto Bar di piazza Poerio a Taverna.
Anche in quest’ottica, ci piacerebbe discutere e confrontarci pubblicamente con il nostro normalissimo sindaco per soffermarci anche su questo aspetto ma – com’è noto – Egli sta sistematicamente declinando i nostri Inviti.
Sappia, però, il nostro normalissimo sindaco della provincia catanzarese che prima o poi questo pubblico Confronto si farà e, dunque, non creda di poter sfuggire in eterno al dibattito con noi … 😉 …
Per adesso, però, su questo argomento stendiamo un velo pietoso quanto provvisorio …
La considerazione conclusiva, però, deve nascere – si ripete – dal confronto tra ciò che per le Celebrazioni è stato fatto e ciò che abbiano descritto come appena fattibile in questa Nota, ovvero gli Eventi che abbiamo sopra specificato e dettagliato con i numeri da uno a dodici …
Alla luce di queste evidenze, ciascuno dei lettori di questa Nota potrà trarre le proprie conseguenze e le proprie somme.
A nostro avviso è veramente il colmo dei colmi che non si sia riusciti a fare niente, niente di quanto da noi suggerito, niente di veramente efficace e/od originale.
Veramente il colmo dei colmi.
Già !
Il colmo dei colmi … ma, visto che siamo in argomento, quale potrebbe mai essere il colmo per il sindaco di Taverna ?
Si accettano indicazioni da parte di tutti ma, per noi, il colmo per il sindaco dio Taverna è il seguente: “Essere un ingegnere ma non avere un progetto … né politico, né culturale …”.
… ALLONSANFAN … ALLONSANFAN … ALLONSANFAN … DE LA PATRI’ …
Più concretamente, noi – in questa sede e per tutte le ragioni espresse nelle nostre tre Note – ne chiediamo con forza le Dimissioni immediate per manifesta inadeguatezza !!!
Si, dimissioni immediate per manifesta inadeguatezza.
Ed, anche in questo caso, alzi la mano chi non è d’accordo.

Avv. Domenico Monteleone

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