Tutti “Insieme per il bene comune”

TAVERNA – L’accordo storico che ha unito sotto la stessa bandiera dirigenza e militanti di Pd, Rc ed Udc, da sempre agli antipodi nell’agone politico locale, è stato ufficialmente sancito con la presentazione della compagine che tenterà di conquistare Palazzo San Domenico. Alla guida della lista “Insieme per il bene comune” Sebastiano Tarantino, segretario del circolo Pd di Taverna e capogruppo di opposizione in seno al consiglio comunale. Il chiostro di San Domenico è stato il teatro dell’ evento storico; dopo decenni di lotte, condotte spesso anche con toni esasperati, gli iscritti ai tre partiti hanno deposto le armi per fare fronte comune contro l’attuale amministrazione guidata da Eugenio Canino. Un gruppo nuovo mai sperimentato prima d’ora ma che promette comunione di intenti, equilibrio e democraticità nella gestione della res publica. A chi storce il naso di fronte a questa coalizione che solo qualche anno sarebbe parsa utopistica tutti i candidati rispondono di essere pronti a fare delle diversità che li contraddistinguono i punti di forza dai quali partire per dissipare le ombre determinate in questo ultimo quinquennio da quella che definiscono “l’inadeguatezza politica e democratica degli attuali amministratori.”
A correre accanto a Tarantino per la conquista di uno scranno destinato al gruppo di maggioranza ci saranno: Clementina Amelio, da anni impegnata in politica, già vicesindaco ed assessore alla Cultura, fuoriuscita dall’attuale maggioranza a causa di insanabili dissidi con Canino; la “pasionaria” della sinistra, Aurelia Parrottino, consigliere comunale di opposizione, anche lei con solidi trascorsi da protagonista della politica locale; Rosario Amelio, professionista e convinto assertore che sulla politica dell’apparire debba prevalere quella dell’essere. Ed ancora, Antonio Badolato, alla sua prima esperienza politica ma mosso da tanta voglia di fare, esattamente come Quinto Caloiero, Carmine Angotti, Salvatore Lia e Giuseppe Gigliotti. Ed infine Giuseppe Pascuzzi, Vladimir Vavalà, due tra i militanti più attivi tra le fila di PRC, entrambi con alle spalle un importante bagaglio politico. «Il nostro comune – ha esordito Tarantino – ha l’aspetto di una bella casa d’epoca che al suo interno, presenta vistose crepe. Il nostro compito sarà arduo ma entusiasmante. Dovremo, ottenuti i consensi degli elettori, ripristinare il dialogo tra i cittadini e tamponare i danni procurati da anni in cui l’amministrazione comunale ha trattato la cosa pubblica come cosa di nessuno, o meglio, di pochi. Vorrei, attraverso una sana e consapevole attività amministrativa, determinare un cambio di rotta per tutti i giovani come me che vivono il dramma di essere tagliati fuori dal mercato del lavoro. Sono convinto che la scelta di convergere in un unico soggetto politico premierà tutti noi»