Tarantino lancia la sfida. Alle sue spalle una corazzata.

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Articolo di Carmine Mustari (Gazzetta del Sud – 11/02/2015)

Coalizione di larghe intese frutto di un “compromesso storico”: in campo Pd, Udc, Rc e Partecipazione e libertà.

TAVERNA. In vista delle prossime tornate elettorali amministrative che eleggeranno sindaco e consiglio comunale iI Partito Democratico, Rifondazione Comunista, l’Unione di Centro e l’associazione politico-culturale “Partecipazione è libertà”, hanno unito le proprie forze e deciso di presentarsi insieme con un’unica lista. Dalla presentazione è emerso per ora un solo dato certo, l’ufficializzazione che il candidato a sindaco espresso all’unanimità dalla coalizione allargata sarà Sebastiano Tarantino, attualmente capogruppo di minoranza espressione del Pd. L’incontro con la cittadinanza tenutosi nella sala consiliare di Palazzo San Domenico e moderato da Carmelo Sanzi, ha registrato gli interventi di Sebastiano Angotti, di Vladimir Vavalà, Gregorio Ferrari. Il primo in ordine cronologico quello di Sebastiano Angotti, l’attuale commissario della sede Udc locale, si è espresso criticamente sull’operato di Eugenio Canino, ha aspramente biasimato il primo cittadino per alcune scelte politiche e amministrative a suo dire scellerate, tra gli argomenti le manifestazioni pretiane, il patrimonio culturale, la “Città della scienza”, Albergo delle Fate, sui quali l’attuale sindaco non avrebbe nessun merito, poiché programmazioni della precedente amministrazione. Critico anche Vladimir Vavalà che ha sottolineato come l’attuale maggioranza ha fatto della gestione pubblica un qualcosa di personale e a solo vantaggio di chi amministra attualmente. Aggiungeva inoltre un presumo tentativo di condizionare l’elettorato con vane promesse, promesse di assegnazione di appartamenti di proprietà comunale, di posti di lavoro e altre forme clientelari. Da questo concetto è iniziato anche l’intervento di Gregorio Ferrari, che ha invitato i cittadini a non farsi incantare da promesse che non hanno ragione di esistere, e che questo modo di fare politica appartiene al passato, che il cittadino è invitato alla partecipazione attiva e soprattutto segnalare questi squallidi tentativi che approfittano dell’indigenza delle famiglie. Altri interventi dello stesso tenore sono giunti da esponenti politici e da rappresentanti di associazioni politiche, nell’ordine Marco Gentile (Pd), Sebastiano Puleo (Rc), Giuseppe Pascuzzi (Rc), Rosario Aurelio (Partecipazione è libertà). Tutti concordi nel definire l’esperienza amministrativa di Canino fallimentare e clientelare.

Si parte in quarta. II neo candidato sindaco Sebastiano Tarantino ha ribadito tutti i concetti espressi in modo critico nei riguardi della coalizione “Il futuro delle origini” definendo la stessa oramai giunta alla fine della propria esperienza. Tarantino ha accusato Canino e la giunta di incapacità amministrativa, di scelte inopportune, di interventi che non hanno migliorato le condizioni del cittadino, e il cittadino è stato volutamente estromesso dalle scelte. Ha elencato una serie di delibere e prima protocollate e poi ritirate, di gestione dei servizi museali alquanto discutibili, di assoluto silenzio alle richieste di chiarimento da parte della minoranza su argomenti definiti dallo stesso poco chiari.

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