Referendum Costituzionale 4 dicembre 2016

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SENATO
Non viene abolito! I cittadini non avranno più la possibilità di eleggere i senatori ed i politici corrotti verranno salvati sempre dall’immunità parlamentare. Sarà un senato di nominati tra sindaci e consiglieri regionali che faranno i senatori “a tempo perso”.

COSTI DELLA POLITICA
La riduzione dei costi è solo minima e non di 500 milioni come dice Renzi.
Anche per i senatori nominati sono previsti dei costi per trasferta, permanenza a Roma ed esercizio delle funzioni. Il risparmio ottenuto si riferisce alle sole indennità ed è inferiore ai 50 milioni ( meno di un euro a cittadino). Nulla a che vedere con quanto si sarebbe potuto risparmiare dimezzando il numero dei parlamentari.

SEMPLIFICAZIONE
Il Parlamento Italiano produce in media 11,6 leggi al mese ed in Europa è secondo per produttività solo dietro a quello tedesco. Quando vengono ritardate le leggi è perché non c’è volontà politica, cosa che accadrebbe anche con una camera sola. C’è ancora incertezza per quanto riguarda il numero di sistemi di approvazione delle leggi, tra gli 8 ed i 10, rispetto ai 2 attuali. Il Senato potrà poi richiedere di esaminare ciascuna legge della Camera, rallentando ulteriormente il processo legislativo.

EQUILIBRIO TRA POTERI
La riforma, unitamente all’Italicum, rende possibile l’accentramento di un grande potere nelle mani del governo, mettendo una rappresentanza spropositata in mano ad una forza politica che rappresenta una minoranza tra gli elettori. Anche contro la volontà di tutto un paese, diventa possibile modificare i diritti fondamentali contenuti nella prima parte della Costituzione.

CITTADINI FUORI DALLA POLITICA
Le firme richieste per una proposta di legge  passano da 50.000 a 150.000. Per il referendum abrogativo aumentano da 500.000 a 800.000.

Il Partito della Rifondazione Comunista è impegnato in tutta la provincia con volantinaggi ed iniziative pubbliche riguardo il referendum costituzionale del 4 dicembre.
Prossimamente pubblicheremo il calendario delle nostre iniziative, durante le quali discuteremo con i cittadini e spiegheremo più approfonditamente le nostre ragioni del NO!

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