Passeggiata tra i monti contro la centrale a biomasse in Sila

«(…) Le cose sono in relazione l’una con l’altra e alcune sono comprese in altre e queste ancora in altre, in modo che tutto l’universo è una sola, vasta cosa…Tutta la natura è protesa verso un tu. Tutti gli esseri viventi sono in comunione. Gli uni con gli altri…» Ernesto Cardenal

Scoprire di non essere soli, scoprire che ancora oggi ci sono possibilità per esprimere pacificamente il proprio dissenso, all’indomani di elezioni senza vincitori né vinti, quando tutto e tutti ti ricordano che non c’è più nulla in cui credere e nessuna causa da abbracciare, se non quella della “sopravvivenza”…
Condividere e dare energia al proprio diritto di manifestare un’opinione di dissenso…questo ha significato organizzare e partecipare alla passeggiata tra i monti contro la centrale a biomassa in Sila, domenica 28 aprile nella località Piano di Moggio a Sorbo San Basile..

La possibilità di riscoprire la gioia, il piacere di condividere qualcosa in comune, lo stringersi, il collaborare per un fine comune, la luce che brillava negli occhi dei partecipanti, giovani e meno giovani, mi ha ricordato cosa significa far parte del genere umano e godere della ritrovata scoperta.

Così come esistono esseri dis-umani che progettano centrali a biomasse senza alcun criterio di rispetto e tutela per la salute collettiva, mossi, forse, solo da fini personali, allo stesso tempo noi esseri umani, quando ricordiamo quanto la nostra vita possa fare la differenza, siamo in grado di manifestare piccoli miracoli.
E un piccolo grande miracolo è avvenuto in Sila, quando non solo gli abitanti dei centri silani si sono mossi, ma anche i Catanzaresi, si sono smossi e hanno partecipato con entusiasmo alla manifestazione.
E poi gli esercenti della zona…che affetto, che calore, che disponibilità…hanno tutti offerto un contributo per rendere la giornata più piacevole, hanno tutti proposto degli assaggi di “eccellenze” gastronomiche locali…forse per sottolineare che tutto quel cibo genuino e sano, sarà distrutto dall’edificazione di una centrale a biomassa.
Accorgersi delle proprie eccellenze…non darle per scontato…valorizzarle…proteggerle…atti che in Calabria non si conoscono.
Molti dei prodotti offerti hanno da poco ottenuto i marchi D.O.P e I.G.P…attestazioni che non potranno essere mantenuti se l’aria di Sorbo San Basile e dintorni verrà ottenebrata dai fumi della Centrale…

Il Comitato No biomassa in Sila, si batte da anni per scongiurare definitivamente la costruzione di centrali a biomassa, nonché di moderni inceneritori chiamati in maniera raffinata “impianti pirolitici a bassa temperatura”, sempre con lo stesso genuino entusiasmo, sempre con la medesima volontà di proteggere davvero e tutelare la sacralità e la salute di una terra, la Calabria, che troppe volte è stato oggetto dello scempio ambientale.
Attendendo l’esito del ricorso al T.A.R. di luglio, il comitato ha predisposto tutta una serie di incontri, eventi, “possibilità” di manifestare, illustrare, comunicare con il territorio, le motivazioni del dissenso, perché è fin troppo facile abbracciare questa o quella causa, ma pochi sono quelli che entrano a fondo per conoscere gli esiti che una centrale a biomasse potrebbe ingenerare nel territorio Silano e calabrese tutto.
E’ ora di smettere di considerarsi “al riparo” perché magari non si vive nei comuni dove vengono edificati questi ecomostri, siamo parte e viviamo all’interno di un macro-ECOSISTEMA e come tale, tutti gli squilibri presenti in esso, genereranno degli squilibri anche all’interno nei nostri micro-eco sistemi uomo.
Gli effetti tangibili di centrali a bio massa di ultima generazione o di “bio inceneritori” (i pirolitici a basse temperature) sono l’insorgenza certa e il proliferare di tumori di ogni tipo…centrali a biomassa di ultima generazione, producono micro polveri sottili di ultima generazione, ci ricorda il dott. Montanari…sfido ognuno di noi a non avere avuto almeno un caso di cancro in famiglia…
Perché allora vogliamo condannare noi stessi e i figli dei nostri figli a sicura malattia, a sicuro dolore?
Perché non si riesce a trovare un modo per smaltire i rifiuti senza pregiudicare irrimediabilmente il nostro ecosistema?
Siamo nel 2013…perché ce ne ricordiamo solo quando si tratta di inventare ordigni nucleari o armi costose e micidiali?
NO alla BIOMASSA in Sila, ma NO a tutti quegli impianti ideati e progettati da uomini indegni di essere ascritti a questa categoria…minimizzare i rischi, vuol dire negare la reale e concreta pericolosità.
Inneggiare poi a un possibile “ritorno” economico derivante dall’assunzione di personale, è l’ennesima manovra faziosa e populista (queste centrali richiedono un personale composto da 5 persone…) per generare confusione e illusioni…Basta eco cazzate diceva qualcuno.
NO alla BIOMASSA in SILA, non facciamoci gettare fumo negli occhi!

Salvatore Bel Fiore

Video di Francesco Parrottino

Taggato , , , , , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.