Non firmate! Sull’aborto decida la donna.

Manifestazione femminista pro-aborto (1978)

Manifestazione femminista pro-aborto (1978)

Care concittadine,
ci è giunta notizia che domenica 24 aprile nel nostro amato paese sarà allestito un tavolo raccolta firme dell’associazione “Uno di noi”. Gli addetti vi chiederanno di firmare una petizione indirizzata alla Commissione Europea. La loro battaglia, rasenta l’oscurantismo medievale tipico delle frange estremiste religiose. Nella brochure informativa (leggi qui) possiamo trovare queste perle da inquisizione:

«Per garantire la coerenza nei settori di sua competenza dove la vita dell’embrione umano è in gioco, l’Ue deve introdurre un DIVIETO e PORRE FINE al finanziamento di attività presupponenti la distruzione di embrioni umani in particolare in tema di RICERCA, aiuto allo sviluppo e SANITÀ PUBBLICA.»

Tradotto? Un nuovo referendum all’Italiana tipo quello sulla costruzione di centrali nucleari riproposto dal governo Berlusconi, in barba alla volontà degli italiani che già si erano espressi nel 1986. Per farla breve, è un nuovo comitato molto simile a quello referendario chiamato NO194. L’attacco ai diritti fondamentali delle donne è diventato quasi una routine, mentre negli altri Stati europei e nelle grandi democrazie si compiono passi da gigante sui diritti umani. L’Italia purtroppo in questo periodo storico è in controtendenza e ci ritroviamo a dover combattere – ancora oggi – per la difesa del sacrosanto diritto di scelta delle donne. Vi diranno che non è una cavallo di Troia per intaccare la legge 194 e che si discute di “diritto alla vita”! Non credetegli! Leggete la brochure, vi accorgerete da sole delle enormi piroette fatte dagli autori per mascherare il vero obiettivo di questa petizione, e cioè l’ennesima legge liberticida. Tra i tanti membri fondatori di questo comitato troviamo:

  • Azione cattolica
  • Associazione Papa Giovanni XXIII
  • ACLI (Associazioni cristiane dei lavoratori)
  • Comunione e liberazione (!!!)

Viviamo in un paese laico e libero, e non permetteremo a preti, lacchè e bigotti di decidere le linee guida da seguire per le scelte importanti della nostra vita. E se qualcuno, anche in amicizia vi dovesse chiedere una firma, regalategli una sonora pernacchia!

Care concittadine non date mai per scontato un diritto, perché ci sarà sempre qualcuno disposto a togliervelo.

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