L’equipe di animazione scrive agli esercenti silani

rotonda_sila

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Villaggio Mancuso, lunedì 01-09-2014

Scrivere la cronistoria dettagliata dell’esperienza che l’equipe ha avuto modo di sperimentare al Villaggio Mancuso sarebbe decisamente difficile in quanto ogni giorno, per quasi tutto il periodo di servizio, è accaduto qualcosa di sgradevole o è capitato l’inconveniente che ha compromesso un regolare servizio di animazione per quanto parlare di “regolare servizio di animazione” è altresì fuori luogo qui in Sila in quanto gli spazi e la logistica del posto son troppo dispersivi se paragonati anche al più grande dei villaggi turistici classici.
In Mancuso non si tratta di dialogare e convergere con le opinioni di una singola gestione o proprietà o direzione che sia, si tratta di confrontarsi con numerose realtà differenti aventi ognuna opinioni diverse e, spesso, divergenti; unico punto di convergenza tra le tante menti è la seguente questione: siamo stati ingaggiati troppo tardi per poter pianificare una realtà ludica itinerante.
Grazie alla mancanza di un mezzo a disposizione per gli spostamenti (faccio presente che Mancuso si estende per circa 5 km dalla pizzeria Semaforo al centro visite Monaco) abbiamo avuto notevoli difficoltà a muoverci in maniera indipendente e, se non fosse stato per la disponibilità della guardia civile “Cicogna” (ahi noi non sempre presente partendo lui ogni giorno da Taverna) spesso non avremmo potuto svolgere il nostro servizio o gli spettacoli decentralizzati dalla Piazza né tanto meno pubblicizzare gli eventi.
Al nostro arrivo in struttura abbiamo riscontrato subito una impreparazione generale in merito alla nostra venuta ma siamo stati indotti dallo stesso Sindaco a seguire le indicazioni di Gianluca Lia, indicatoci come Cicerone e referente per eventuali necessità come spostamenti e materiale per l’alloggio nonché per la stesura di un piano pasti che comprendesse tutte le attività e gli esercizi; questi si è presentato di primo acchito come persona disponibile facendoci accomodare in alloggio, facendocelo pulire ed facendo riparare repentinamente la caldaia dello stesso, ci ha presentato un piano pasti a sentir dire lui concordato con gli esercenti segnalati e ci ha procurato l’impianto luci necessario per i nostri spettacoli.
Dal giorno dieci, nostro primo giorno effettivo di servizio, la disponibilità iniziale si è andata ad affievolire quando sempre tramite lo stesso personaggio abbiamo avuto difficoltà a recuperare il quarto elemento dell’equipe, ho dovuto insistere follemente affinché (una volta rifiutatosi di recarvisi di persona) si desse una mossa a trovare un passaggio per la nostra responsabile mini-club la quale ha dovuto attendere più di un’ora in una piazza a lei sconosciuta per poi vedersi venire a prendere dal fratello del primo il quale non si è risparmiato con lei commenti negativi in merito alla desolazione della Sila, (un’ottima accoglienza per una diciottenne in arrivo dopo dieci ore di viaggio).
Dopo un paio di giorni ci siamo resi conto che era difficile organizzare le attività proposte con un primo programma grazie al fatto che la gente ed i personaggi presenti erano in numero insufficiente a creare movimento: abbiamo cosi deciso di rivedere il primo programma stilandone uno nuovo apparentemente più efficace rendendo itineranti giochi aperitivo ed servizio mini-club e non facendoli stazionare in una Piazza che, quando vuota, appare estremamente dispersiva. La manovra ci ha reso un maggior successo e ci ha garantito una miglior visibilità ma questo non ci ha aiutato gran che nei confronti di coloro che si erano ormai abituati a vederci sempre in Piazza: abbiamo iniziato a ricevere lamentele in quanto le attività venivano svolte (ad eccezione dei balli di gruppo, costantemente svolti in Piazza mattino e pomeriggio) in maniera itinerante trascurando la piazza. Queste lamentele si sono rese sempre più pressanti ed hanno toccato l’apice nelle due date in cui abbiamo lavorato a Taverna (argomento che toccherò in seguito) in quanto nella giornata precedente al primo appuntamento lo stesso Gianluca faceva pressioni prima nei miei confronti e poi sugli altri miei collaboratori affinché noi si rimanesse in Sila in quanto in Piazza a Mancuso prevedeva che ci sarebbe stata parecchia gente ed in quanto lui riteneva di non essere stato informato per tempo. Abbiamo scelto in seguito a numerosi miei incontri col Sindaco di rompere i vincoli che si erano creati con la Piazza e di distribuire il nostro prodotto negli esercizi che ci hanno dato accoglienza prediligendo i locali dove non abbiamo mai avuto l’impressione di non essere ben accetti, nelle serate più fredde ed in tre date abbiamo lasciato il palco per lavorare al coperto, avvisando la gente ed il nostro piccolo seguito di appassionati ci siamo recati “al bowling” dove, senza che ci venisse chiesto nulla di particolare, siamo stati accolti con gioia e siamo stati trattati come fossimo in famiglia: abbiamo organizzato poi un evento tra l’outlet e la gioielleria “Fantasy” dove gli esercenti si sono prodigati nella distribuzione di gadget e dolciumi per tutti i presenti: abbiamo riscosso successo con e grazie alla “Sfilata di moda” Organizzata da “Martina Sport” a cui poi abbiamo addirittura potuto chiedere in prestito dei materiali per i nostri spettacoli (quali candele, microfoni..): una serata l’abbiamo organizzata alla trattoria “la Terrazza” dove siamo stati trattati come fossimo i vip di turno, totale disponibilità da parte di tutta la famiglia titolare anche negli spostamenti e nella logistica, oltre che sempre disponibili ad offrirci il vitto per quanto da loro si abbia svolto servizio una volta soltanto ed a stagione terminanta (la domanda che da loro mi è stata posta fin dalla prima volta che mi ci sono presentato è la seguente: “perché non risultiamo sul piano pasti? Anche noi abbiamo diritto di accogliervi e di godere della vostra presenza”); abbiamo creato dei giochi aperitivo tra “bar Brigantino”, “Arte del Caffè”, “Putica” e “al Sila’” (Gigliotti, famiglia dalla indiscutibile disponibilità nei confronti dell’equipe in toto) che hanno sempre riscosso successo ma quasi ad ogni nostro passo tale Gianluca teneva il conto esatto dei nostri movimenti facendo pressione affinché un episodio o l’altro venissero dirottati verso esercizi da lui indicati o, addirittura, veniva fatta pressione affinché noi non ci si recasse affatto a svolgere servizio in alcuni ambienti in quanto : “non hanno contribuito alla cosa dei Nomadi”, “non han messo soldi per Papandrea”, “non hanno contribuito alla chiamata del comico a ferragosto”…
Premesso che noi si è stati chiamati qui dall’amministrazione e che questa poi ci abbia detto: “per qualsiasi evenienza rivolgetevi a Gianluca” non ritengo che noi ci si dovesse mettere a disposizione dello stesso cosi come ci è parso di capire lui volesse anche, perché il nostro servizio è destinato alla comunità tutta presente in Mancuso e non ad un paio di esercizi. Abbiamo provato a creare un evento in anfiteatro in una data dove poi tutto è saltato causa pioggia e le strutture con le quali abbiamo promosso lo spettacolo (Quadrifoglio e Villa Maria) hanno ritenuto non fosse necessario che noi ci recassimo in una sala piuttosto che in un’altra in quanto loro stessi non avevano un numero sufficiente di ospiti per dare un senso alla cosa, c’è da dire pero che ambedue le strutture ci hanno sempre fornito tutto l’indispensabile per rifocillarci quando la turnazione dei nostri pasti cadeva a loro, ci hanno addirittura viziato a tavola con dolci e vini. Come del resto siamo stati trattati molto bene anche “Al Semaforo”, dove oltre a farci mangiare a dismisura non hanno mai avanzato una domanda in merito al nostro lavoro, senza preoccuparsi mai del perché non andassimo li a far spettacolo;

Bene, anzi benissimo devo parlare del ristorante “La Marinella”, dove mai ci è mancato il pasto pur  essendo, che a loro dire, non è mai arrivata una comunicazione del nostro piano pasti se non tramite noi la prima volta che ci si è ivi recati, è con rammarico che qui non si è riusciti a realizzare un momento ludico in quanto il titolare ci teneva.
Impeccabili e sempre disponibili sono state le direzioni degli alberghi “alle Poste” e “Parco dei Pini” in quanto in maniera estemporanea sono venuti incontro ad un nostro bisogno piuttosto che un altro (quali materiali per l’alloggio, utensili per lavoro….) e, sovente, ci hanno aperto le porte dei ristoranti anche qualora il piano non lo prevedesse.
Il ristorante “Ragno d’Oro” invece, al nostro arrivo ci ha chiuso le porte (con garbo ed educazione, senza far pesare più di tanto a noi la cosa) dicendoci di avere già avvisato per tempo tale Gianluca che noi non saremmo stati loro ospiti così come loro non avrebbero richiesto la nostra presenza. Gli albergatori dell’ “Olimpo” ci hanno detto sin dal nostro primo incontro che ci avrebbero ospitati senza problemi ma che non sarebbe stato necessario per loro il nostro servizio in quanto avrebbero avuto dei loro animatori per buona parte del nostro periodo d’ingaggio.
Esperienze del tutto positive sono state i pasti e le colazioni da “Brigantino” ed “Arte del Calte”, sempre disponibili anche nei momenti di punta nelle poche giornate dai gran numero di frequentatori, per quanto noi ci sì chieda ancora per quale motivo il piano (c’è da dire che il piano in realtà non prevede colazione, l’accordo è orale) preveda che noi si sia fatta colazione in  soli questi due locali dove cornetto e caffè sono presenti anche altrove; da questi ogni giorno, partecipanti permettendo ed in un’occasione anche con un solo escursionista oltre a me, partivano le escursioni lungo gli itinerari ed i percorsi del Parco della Sila Piccola e, per quanto io abbia promosso l’attività a chiunque, mai ho trovato un Silano che mi accompagnasse a far vedere il proprio territorio a qualche turista, nota da non sottovalutare secondo me.
Di risposte negative da parte del territorio se ne potrebbero raccontare a bizzeffe: passeggiando lungo il porticato dei negozianti abbiamo notato che uno dei  nostri  manifesti è stato utilizzato per promuovere i saldi della merce di un negozio (“Sporticolare”), negozio che teoricamente, dovrebbe invece contribuire alla promozione delle attività di animazione in quanto l’animazione stessa è la prima a pubblicizzare gli esercizi presenti nella location ove è chiamata a prestare servizio (se vogliamo possiamo far presente le diapositive che abbiamo proiettato nelle serate di punta per propagandare le attività di tutti);
Mai negoziante alcuno si è prodigato a promuovere una nostra attività pur essendo che le attività quali mini-club, giochi aperitivo ed escursioni le si faceva partire proprio dagli esercizi pur di far consumare maggiormente nei locali; caso da sottolineare è uno degli aneddoti del ferragosto: il mattino del 14 ho personalmente fatto il giro di tutti i bar e locali con punto di ristoro dall’ “Albergo alle Poste” sino al bar ” Arte del Caffè” chiedendo di conservare le lattine vuote vendute di li al giorno seguente al fine di poter realizzare un gioco poi con i passanti nella mattina del 15. il mattino di ferragosto come tutta risposta ho scoperto che “incredibilmente” sei esercizi vendenti lattine nell’arco di ventiquattro ore non hanno venduto neppure una misera coca-cola.
Come non dimenticare l’inconveniente di Taverna dove al nostro arrivo in Piazza, con uno spazio curato dall’Amministrazione non abbiamo potuto dar luogo al nostro show in quanto nei momento esatto in cui si stava iniziando, da un bar di rimpetto al palco (“bar Oberdan”) è partita della musica ad alto volume grazie alla presenza di un intrattenitore (fratello della titolare) il quale non ha voluto collaborare col nostro evento per creare uno spazio ed una serata migliore ma ha bensì scelto di interferire acusticamente alla riuscita di un cabaret.
Tutti gli esercenti non citati si sono comportati in maniera affabile ed ospitale per quanto i nostri rapporti con questi fossero puramente informativi e per quanto neppure questi si siano prodigati più di tanto nell’informare la propria clientela in merito alle nostre attività.
Nessuno però, né tra coloro che ben ci hanno accolto né tra quelli cui la nostra presenza pareva irrilevante se non addirittura scomoda, ha evitato di palesare e di raccontarci quanto il Villaggio sia in disagio, quanto ha perso negli ultimi decenni e quanto poco  amministrazione e locali facciano per ridare vita a quest’angolo di Sila, nessuno si è risparmiato commenti negativi in merito al proprio vicino piuttosto che al proprio dirimpettaio e nessuno ci ha risparmiato i propri commenti negativi in merito alla situazione. Capisco bene che l’animazione per i più sia una cosa nuova, una novità sconosciuta da affrontare impreparati ma capisco anche che la nostra presenza è ed era destinata allo sperimentare una nuova realtà, un’attrattiva fissa e dedicata al maggior numero di persone indipendentemente dalla fascia d’età, non vedo quindi il motivo dei più di sconfortarci e farci perennemente presente tutti gli aspetti negativi della situazione.
Il lavoro dell’animatore consiste nel rendere più colorati i momenti di svago degli utenti, l’animatore deve costantemente mantenere il sorriso ed apparire di buon umore al fine di svolgere in serenità il proprio compito ma questa e una cosa che, purtroppo, qui si è andata a perdere in quanto tutti gli episodi e tutte le negatività ci sono stati riversati addosso come se noi potessimo con la sola nostra presenza migliorare un sistema che qui ora pare non funzionare affatto.
Ho avuto notevoli difficoltà a mantenere alto l’umore dei miei collaboratori in quanto ogni volta che accadeva qualcosa, oppure ogni  volta che c’era da subire una critica, gli esercenti non si limitavano a parlarne con me, in qualità di capo-servizio dovrebbe spettare a me questo genere di dialogo, ma profittavano dei momenti di mia assenza per fare pressione sui ragazzi indipendentemente da quale che fosse il problema o la questione da risolvere o da evidenziare: pochi qui han capito che il nostro ingaggio è di tipo territoriale e non privato.
Per far si che funzioni un sistema di animazione qui in Mancuso occorre che lo si organizzi per tempo, che si stabiliscano delle date precise con un calendario degli spazi usufruibili al chiuso ed all’aperto, è indispensabile che ci sia un mezzo con il quale poter girare lungo il villaggio anche per la sola propaganda delle attività e/o spettacoli ed è estremamente indispensabile che si crei un programma diurno formulato ad hoc per mettere in risalto gli spazi migliori ed il verde del Parco: per fare del cabaret o comunque per recitare in Piazza è necessario migliorare l’acustica tramite un impianto di miglior qualità e potenza ed una serie di microfoni radio in quanto l’ambiente è dispersivo e la voce nuda non può raggiungere tutti laddove privi di sedie gli spettatori si devono adattare alle panchine lontane dal palco.
Ritenetevi fortunati in quanto altri animatori ed altre equipe (in particolar modo altri responsabili) dopo una sola settimana di lavoro in queste condizioni, quelle nelle quali ci avete indotto a prestare servizio, avrebbero ragionevolmente abbandonato il lavoro lamentando il rischio di esaurimento nervoso: per un motivo piuttosto che per l’altro un buon 70% dei nostri programmi è saltato rendendo così i nostri sforzi e le ore di sonno saltate per le prove pressoché inutili.
Le attività vanno propagandate in tutti i modi possibile, quasi inutile è la stampa di un manifesto piuttosto che di un volantino, se questo mi viene consegnato per la distribuzione solo poche ore prima dell’evento e se poi non ho mezzo per muovermi e fare tacchinaggio piuttosto che volantinaggio.
La presente vuole essere un memorandum, uno scritto tramite il quale noi dell’ equipe ed in particolare io, vogliamo far presente che qui tra voi c’è bisogno di più collaborazione e meno personalismi affinché la Sila Piccola torni ad essere rinomata ed accogliente come tutti ci avete detto essere stata in passato.

Copia del memorandum viene distribuita all’amministrazione comunale di Taverna ed a tutti gli esercenti.

L’equipe di animazione Eureka Style
Il capo Animatore

Acquista la maglia ora!

Taggato , , , , , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.