Le divergenze politiche si riflettono anche sul CDA del museo civico

 

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Al presidente del CDA Museo Civico di Taverna
ed ai Consiglieri tutti.

Taverna, 20 dicembre 2013

L’arte e le opere di Mattia Preti, così come sono state tramandate di generazione in generazione, appartengono da sempre alla popolazione di Taverna.

Negli ultimi anni, abbiamo potuto assistere ad un’inversione di tendenza e cioè ad un sempre più sfruttamento e vicinanza di queste opere ad interessi privati, considerato anche il fatto che la gestione del museo è affidata a società esterne.

Se esaminiamo i risultati della recente mostra allestita per il IV centenario della nascita di Mattia Preti, possiamo notare non solo la scarsa organizzazione nell’affrontare i momenti di maggiore afflusso di visitatori, ma anche come la risposta non sia stata, a mio avviso, quella aspettata e desiderata, a fronte delle ingenti somme pubbliche impegnate. Se aggiungiamo il fatto che, dopo la chiusura della mostra, c’è stata una scarsissima presenza di visitatori, notiamo subito che non si è riusciti a dare la giusta visibilità ed il giusto rilievo artistico culturale alle opere che custodiamo.

In questa occasione, mi corre l’obbligo di puntualizzare e far presente al presidente ed ai consiglieri tutti che, nonostante il presente Consiglio sia stato istituito unicamente per contribuire alla tutela ed alla valorizzazione delle opere d’arte presenti nella nostra cittadina, lo stesso è stato tenuto inspiegabilmente all’oscuro di tutto ciò che ha riguardato l’organizzazione di quello che avrebbe dovuto rappresentare l’evento artistico più importante degli ultimi anni. E’ chiaro che tale organismo avrebbe suggerito idee ed iniziative che certo avrebbero potuto migliorare ed arricchire l’organizzazione delle manifestazioni Pretiane.

In realtà, infatti, nelle poche sedute tenutesi, non c’è stato nessun coinvolgimento diretto di questo Consiglio di Amministrazione, nè sull’organizzazione della mostra, nè sulle poche attività ad essa inerenti e senza tener conto di quelle che già sono di pertinenza del Consiglio stesso.

Mi duole precisare, ancora, che nel corso delle sedute precedenti, l’ultima risale al 25 giugno 2012, si erano presentate, discusse e votate delle proposte, in particolare sugli interventi di riqualificazione del sistema museale ( POR CALABRIA FESR 2007/2013) tutte puntualmente disattese dalla Giunta Comunale. Il sindaco, dando prova ancora una volta di poca democraticità, decideva in modo arbitrario di assumere iniziative diametralmente opposte a quanto suggerito, violando in particolare l’articolo 13 del regolamento. Dal suddetto articolo emerge che il Consiglio di Amministrazione è l’organo sovrano ed apolitico che dovrebbe esercitare la gestione finanziaria dell’istituzione museale.

Così in effetti non è stato, visto che a tale organo non è stata data la possibilità di sovrintendere alla gestione delle risorse, pur avendo sommariamente presentato un piano di spesa come previsto dall’art. 7. Non sono mai state assegnate somme, per la gestione della struttura museale, da parte della Giunta Comunale ( art. 8 ), certificando ancora, con queste ultime inadempienze, l’inutilità di tale Consiglio.

Tutto ciò premesso, lo scrivente Consigliere Pascuzzi Giuseppe in carica in seno a questo CDA, vista l’inevitabile e procurata inoperosità di tale organismo, auspica un lavoro molto più proficuo nel rispetto dell’arte e della cultura e dimostra solidarietà alla presa di posizione già espressa dai Consiglieri Angotti e De Marco, astenendosi dal partecipare all’odierna seduta.

Cordiali saluti

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