Game Over. La partita è finita!

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L’ormai evidente crisi numerica e di contenuti che caratterizza la gestione amministrativa del Comune di Taverna avrebbe dovuto imporre al Sindaco una maggiore pacatezza e serietà nel fornire informazioni ai cittadini, ai quali, invece ha propinato notizie tendenziose e lontane dalla realtà.

L’opposizione in seno al consiglio comunale, con grande senso di responsabilità, aveva inteso fornire il suo contributo per la soluzione della grave crisi debitoria in cui versa il Comune, proponendo un programma oculato di dismissione di parte del patrimonio comunale, limitato e vincolato al pagamento dei debiti già accertati ed atto ad evitare lo spettro del dissesto finanziario.

Nel contempo, l’opposizione pretendeva un impegno della maggioranza a procedere ad una riduzione della spesa che eliminasse gli sprechi di cui è stata protagonista la compagine che guida le sorti del Comune.

La risposta del Sindaco e dei suoi ormai pochi fedelissimi è stata quella di assumere un atteggiamento frettoloso e superficiale su una vicenda amministrativa assai complessa e delicata, che avrebbe richiesto maggiore ponderazione e, quindi, tempi necessariamente più lunghi.

Il Sindaco, infatti, invece di dedicare il suo tempo e i suoi ragionamenti alla risoluzione della crisi finanziaria del Comune, ha deciso di concentrare tutte le sue energie ad affermare la leadership all’interno della compagine amministrativa, giungendo al fine a cacciare, senza alcun plausibile e comprensibile motivo, il vicesindaco. Tale decisione ha certificato, di fatto, la fine della maggioranza uscita dalle urne nel 2010 ed ha creato enorme confusione nella gestione della pratica di risanamento del debito tanto che nella seduta consiliare di prima convocazione del 29 novembre, la maggioranza si è dissolta, in quanto erano presenti solo 6 consiglieri sui 9 assegnati. All’assenza cronica del consigliere Gentile si sono aggiunte le assenze dei consiglieri dell’UDC Amelio e Corea.

Come se non bastasse, il giorno successivo, a conferma della confusione che regna sovrana tra gli scranni della ex maggioranza, alla nuova prima convocazione del consiglio comunale, erano presenti solo i 4 consiglieri di opposizione, che hanno dovuto attendere due ore per vedere l’arrivo in solitaria del Sindaco e constatare l’assenza di tutti i consiglieri di maggioranza, che hanno mandato deserta la seduta. A quel punto, i consiglieri di opposizione di fronte a un simile atteggiamento immaturo, irresponsabile e poco rispettoso dell’assise consiliare non potevano fare altro che decidere di non prendere parte alla seduta, per evitare di rendersi complici dei giochi di palazzo.

In tale situazione, il Sindaco, che non perde occasione per ergersi a salvatore della patria, facendo terrorismo mediatico e paventando l’arrivo di un commissario ad acta che non avrebbe altro scopo che aumentare le tasse, farebbe meglio a prendere atto che la crisi irreversibile che attanaglia la ex maggioranza sin dal suo insediamento sta provocando danni enormi alla collettività, traendo le debite conseguenze.

I gravi problemi di Taverna non possono essere risolti con compromessi al ribasso, né tanto meno, con la promessa dell’incarico di vice sindaco.

A questo punto, è urgente il ricorso alle urne per dare al paese una nuova e solida maggioranza capace di dare risposte ai cittadini e chiudere così una delle fasi amministrative più brutte della vita politica di Taverna.

I consiglieri di opposizione

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