Che fine ha fatto la politica?

Il gruppo di minoranza “Il Futuro dalle Origini”, dopo un prolungato periodo di silenzio, annichilito da un’Amministrazione Comunale che sta lavorando realmente e concretamente per il nostro paese, è tornato a farsi sentire, anche questa volta con sterili argomentazioni. Tra queste, una serie di bugie e di accuse hanno interessato il nostro partito ed i suoi militanti. Si tratta di un tentativo goffo e maldestro che assume tinte grottesche e che nulla ha a che vedere con chi dovrebbe fare, legittimamente e democraticamente, opposizione. Ormai siamo abituati ad attacchi del genere, dovuti a quel malcelato rancore di vecchi personaggi che sono stati definitivamente cancellati dalla storia politica di Taverna, e che ancora cercano di sgomitare per tornare in prima linea. Per quanto ci riguarda, noi sì che siamo proiettati al futuro, non dimenticando le nostre origini ed i nostri solidi ideali. Il vero “orgoglio comunista” delle compagne e dei compagni ha reso possibile l’elezione dei due candidati comunisti in Consiglio  Comunale grazie a 300 preferenze. Questo riconoscimento e la continua crescita di Rifondazione Comunista non si ottengono di certo né con l’arroganza né organizzando eventi per il proprio tornaconto. Forse ci si dimentica di quando, con fare prepotente, alcuni consiglieri minacciavano chi “osava” muovere critiche verso il loro operato, oppure i tempi in cui le associazioni venivano contattate per far contenti amici di amici e, a volte, parenti. Ancora oggi, tra l’altro, arrivano al Comune persone che vantano crediti nei confronti dell’Ente. Questa Amministrazione, invece, paga! Inoltre, basta andare a guardare alcune determine dirigenziali per scoprire che, in precedenza, ben poche associazioni tavernesi venivano contattate.

Passando al Vicesindaco ed al Consigliere con delega a Turismo,Spettacolo e Sport, vogliamo per caso dimenticare la loro quotidiana presenza tra i cittadini e nelle strade per la risoluzione degli annosi problemi ereditati, spendendosi anche fisicamente? Chi afferma il contrario è in malafede ed è, a differenza dei compagni citati, una semplice comparsa nella vita politica, sociale ed amministrativa della nostra comunità.

Per quanto concerne la serie di falsità scritte sul nostro conto, ci chiediamo: come può essere privato un Museo che è stato, finalmente, dato in gestione ad una Cooperativa Sociale di giovani, quando prima c’era una società il cui titolare era un noto “parente”. E ancora, come si può arrivare a dire che Rifondazione regala terreni pubblici? Questa è un’offesa ad un partito che ha sempre agito con trasparenza, un’accusa molto grave che andrebbe argomentata. Le parole, si sa, hanno un certo peso e devono essere usate correttamente.  Ricordiamo al solito smemorato che, durante l’amministrazione precedente, assistemmo alla svendita di una strada di pubblica utilità.Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, dopo aver trovato le casse comunali in sofferenza e gli automezzi in condizioni pessime, il Comune non poteva di certo permettersi i mezzi economici e tecnici necessari all’avviamento ed alla gestione diretta della raccolta differenziata. Il bando sull’affidamento del servizio di raccolta differenziata prevede un contratto di due anni, durante i quali ci sarà un diretto controllo pubblico atto a garantire un servizio efficiente a vantaggio della comunità. Sui lavori pubblici, poi, i nostri oppositori sono poco attenti. I fondi destinati ad essi sono stati utilizzati per opere quali il campo sportivo ( la famosa “bomboniera” della Presila proclamata dallo smemorato), pannelli solari, Città della Scienza (progetto e finanziamento salvati da questa Amministrazione), scuola elementare ed il centro sportivo presso l’ex-carcere. Per la chiesetta di Villaggio Mancuso, invece, è arrivato uno specifico finanziamento dall’Ente Parco e, in ogni caso, i comunisti in passato hanno reso possibile il restauro di San Martino e di San Domenico e che le opere ivi presenti potessero rimanere patrimonio della comunità tavernese. A proposito degli eventi estivi, ci preme sottolineare che la differenza con le estati passate, durante le quali l’unico evento era la nostra Festa di Liberazione, è evidente. Abbiamo spaziato dal jazz al rock, dalla musica etnica a quella popolare, passando per le street band e per il teatro, a Taverna come in Sila, avvalendoci anche della collaborazione della ProLoco.

La minoranza è in seria difficoltà. Forse il vero problema per loro è l’essere consapevoli che questa Amministrazione, con Rifondazione Comunista in testa, in soli due anni è stata in grado di fare quanto non era riuscito a quella precedente durante tutto il suo mandato.

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Palmiro Togliatti” di Taverna (CZ)

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