Congresso: Il Prc a Taverna si riorganizza

Articolo di Rosanna Bergamo

Articolo di Rosanna Bergamo

Eletti direttivo e Commissione di garanzia. Il Prc si riorganizza.
Articolo di Rosanna Bergamo (Il Quotidiano della Calabria – 13/11/2013)
TAVERNA. Il circolo del partito di Rifondazione comunista intitolato a Palmiro Togliatti ha eletto il direttivo di sezione, la commissione di garanzia e individuato i delegati che parteciperanno al consiglio provinciale del prossimo 1 dicembre a Caraffa. La strategia che caratterizzerà, come in passato del resto, l’agire politico di una sezione da sempre attiva e vivace, sarà volta ad instaurare un dialogo costruttivo ed ad una vicinanza a quelle che vengono dai vertici del partito individuate come le fasce più deboli della società, giovani, lavoratori e pensionati. L’aspetto dal quale non si può prescindere, a detta dei membri della sezione tavernese, è dato dalla necessità di instaurare un rapporto con la gente, tentare approcci volti ad una costruttiva aggregazione che sfoci in aiuto concreto. Il nuovo direttivo è composto da: Sebastiano Puleo, nel ruolo di segretario, Domenica Vavalà, Andrea Oliveti, Antonio Campanella, Vladimir Vavalà, Antonio Frustaci, Carmine Nicoletta, Rosetta Esposito Tarantino, Giuseppe Pascuzzi, Angelo Godino, Elena Dardano. A rappresentare il partito al congresso provinciale andranno Rosetta Esposito Tarantino, Giuseppe Pascuzzi, Vladimir Vavalà ed Antonio Campanella. La commissione di garanzia: Giuseppe Puleo, Giuseppe Frustaci, Carmine Pullano. Contestualmente, il direttivo di Prc, non ha disdegnato di indirizzare pesanti bordate all’amministrazione guidata da Eugenio Canino, rea, a suo dire, di predicare bene e razzolare male. «Gli amministratori, da un lato lamentano una condizione economica disastrosa, dall’altro, contraggono nuovi debiti che incideranno sull’economia locale. È di questi giorni la notizia che la maggioranza comunale, dopo aver dimenticato per anni la struttura pubblica che ospita la sezione Avis ed il centro anziani, ha deciso di recuperare l’edificio. Acclarato che si tratta di un intervento condivisibile, ci chiediamo come mai sia stato necessario accendere un mutuo di circa 45.000 euro quando nelle casse comunali sono appena entrati circa 89.000 quale corrispettivo di taglio di alberi e vendita di terreni. Non sarebbe stato più semplice destinarne una parte per le opere di ristrutturazione del cosiddetto centro anziani e stornare la restante parte per rendere più civile la viabilità nella nostra cittadina?».

Taggato , , , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.